TUTTO IN UNA BOLLA DI SAPONE





Sono più o meno otto ore.
Otto ore in cui non hai la testa.
E' come andare a lavorare, sai che se devi lavorare bene devi pensare a quello che stai facendo.
Solo a quello.
Altrimenti sbagli e non va bene.
Quindi ti vivi quelle ore come se fossero le uniche della giornata.
Non sai cosa è successo prima, non sai cosa succederà dopo.
Vivi in questa bolla di sapone, ci metti dentro tutto.
Ci metti le risate, ci metti i sorrisi rubati per uno sguardo lanciato un po' così.
Ci lanci dentro un po' delle cicatrici che ti porti dietro solo per capire che da qualche parte arrivi.
Ci metti un pizzico di ignoranza, quella sana, quella del " non so da dove arrivi, ma so che qualcosa vuoi".
Ci metti il pensiero del mollare tutto ed andare, non sai dove, non sai con chi stai andando, ma sai Solo che in quel momento te ne andresti e basta.
Non ti interessa neanche dove sei, sai che stai bene e basta.
Senti la testa leggera, senti i pensieri che se ne vanno senti l'alcol che ti sale alla testa anche se non hai bevuto.
Respiri sigaretta, profumo e passione, l'ossigeno manca perchè te lo togli. L'hai deciso tu che per queste ore vivi in apnea.
Vai e basta.
Non pensi, resti li.
Vivi guardando questo film, e ti ci devi impegnare, non puoi guardare un film e pensare ad altro, devi per forza di cose stare attento o perdi la trama.
Ti spogli, ti togli da dosso il vestito che ti sei costruito per anni, lo togli un pezzo alla volta.
Prima togli la timidezza che hai li, da qualche parte.
Poi togli i pregiudizi, sfili via i principi, sbottoni i sensi di colpa, sganci la corazza, ti tiri via il personaggio che hai deciso di diventare.
Tieni addosso solo quel briciolo di diffidenza che non riesci a tirar via, te lo tieni come se fosse quello a salvarti da tutto.
E ti vivi il film.
Tra una carezza e l'altra, tra un morso e un graffio, speri che rimangano dei lividi per vedere fino a quanto vuoi farti trattenere e fino a quanto vuoi trattenere.
Scappi, o per lo meno fingi di scappare.
Rimani li in questo limbo, senza arrivare a qualcosa di concreto, senza arrivare all'interno di tutto.
Rimani li, fluttuante in questa bolla, dove non sei niente, dove non sei nessuno.
Dove sei solo sigaretta e sentimenti a metà.
Ne carne ne pesce.
Ne tutto ne niente.
Pensi che il finale prima o poi arriverà, che prima o poi qualcuno ti toccherà e tu imploderai come le bolle di sapone.
Poi si torna all'inizio.
Ti svegli, respiri.
Rimangono gli odori, i lividi, le sensazioni, i graffi, le carezze e i baci desiderati, rubati.
Rimani tu che ti cerchi e ti fai cercare, che sai cosa sei ma non hai ancora capito dove vuoi andare.
Ma vivere in una bolla, fermando il tempo, non può far male.

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