PUNTO E VIRGOLA



Mentre quest'estate passa, come tutte le altre, io mi accorgo che stai passando anche tu.
Ho passato 15 anni e forse più a cercarti, a pensare che il nostro primo bacio sarebbe stato qui, in riva al mare.
Passavano gli anni e tu non arrivavi mai, ti aspettavo mentre guardavo i fuochi d'artificio, e mi sentivo persa.

Con il tempo, ho conosciuto mostri travestiti da te, mi sono confusa, ho dato baci sulla spiaggia con il mare che mi chiamava a se e la sabbia che mi graffiava.
Ma mi son solo sbagliata, perché ad ogni fuoco artificiale sparato in aria, il mio stomaco ancora tuonava, eppure non ero sola.

Quest'estate è successo qualcosa di strano, non so se sarai contento di sentirtelo dire, ma non mi sei mancato per niente.
Ho passato il tempo a innamorarmi per finta, ho camminato in riva al mare lanciando ad ogni passo un pensiero in mare, lui è bravo a portarseli via e a ripresentarteli alla prima marea.
Ho riso talmente tanto da avere degli addominali da palestrata, son tornata stupida come una ragazzina, e ho aperto qualche cassetto della mia testa.
Ho incontrato sorrisi d'Avorio e pelle al cioccolato, mani ruvide che han lavorato, gambe veloci e 
occhi che hanno perso qualcosa.

Tra un "come si dice in italiano" e un "no intiendo" ci siamo scambiati i pensieri, abbiamo mischiato le paure.
Mi hai detto che non ero solo bella, ma che ero la luce, che la luce è pura e che è vita, che avevo l'anima bella.
Mi hai spiegato che le persone si dimenticano che nella vita ogni tanto bisogna togliere i freni, che non bisogna fermarsi alle apparenze, perché magari mentre noi aspettiamo che succeda qualcosa, ci dimentichiamo di vivere.
E che se tu non mi avessi mai detto "hola como te llamas" non ci saremmo mai conosciuti e che non avrei mai avuto un nuovo amico. Mi hai ringraziata dicendomi che i limiti sono nella mente, non nelle lingue diverse.

Per la prima volta dopo 15 anni ho guardato i fuochi d'artificio senza sentirmi sola, senza sentire la tua mancanza, senza fantasticare sulla nostra casa, sui nostri figli e sul nostro futuro, senza sentirmi in ritardo.

Ho alzato gli occhi al cielo, ho guardato un'esplosione di colori, non ho sentito il vuoto dentro di me, mi sono abbracciata e mi sono bastata.

Ho chiuso quel cassetto nella mia testa, ho messo un punto e virgola per chiudere questo periodo che rimarrà chiuso, ma non del tutto, vado ad aprirne un altro un po' più complicato, ma so che io son qui con me, e aspetterò un'altra estate con altri fuochi, ma non aspetterò più te.

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