AMORE PENDOLARE



...mi ero ripromessa che queste sensazioni non avrebbero più fatto parte di me,  che non mi sarei più svegliata pensando a qualcuno,  che la mia giornata non sarebbe iniziata bene solo per un buongiorno arrivato con un messaggio,  che non mi sarei ritrovata a fissare il vuoto pensando a cosa tu stia facendo...

Ma come sempre io posso decidere un sacco di cose,  ma la mia vita va avanti senza ascoltare le mie lamentele, senza fermarsi.

Ho pensato che l'amore pendolare fosse perfetto ora che ho capito che esisto anche io, ora che so che è giusto che io abbia i miei spazi,  ora che capisco che se ho voglia, ho diritto a una cena tra amiche, ora che so che è giusto comprarsi dei vestiti e sentirsi femmina, che è giusto vivere il tempo senza l'ansia dell'orologio.

Poi mi basta una notte.
Mi basta vedere che son stata rovinata talmente tanto che non so più dire ti voglio bene, e non perché non mi va,  ma solo perché ho paura di rovinare tutto,  come se bastasse abbassare la guardia per far andare in fumo un castello.

Allora penso a questo amore pendolare,  fatto di ore e di attimi,  non di settimane, fatto di freddo preso girovagando e di caldo rubato da un bacio su una panchina....questo amore che non so se è già partito o se è fermo in qualche stazione tra i binari e i messaggi inviati da un cellulare.

Questo amore che ruba attimi a un tempo dettato da un orologio senza lancette.
Perché vive la giornata.

Non so questo treno dove mi porterà,  se questa volta sarò più brava e capirò se devo scendere o no,  se sarà un treno con delle fermate prestabilite o no.

So che mi son svegliata e non eri con me,  che mi mancavano le tue mani e i tuoi baci, quindi mi son preparata e sono andata in stazione,  ho preso il mio treno solo per venire a darti un bacio, rubo attimi al mio orologio e poi risalgo sul treno che tutte le volte mi porta via da te.

È così che si vive l'amore pendolare,  amando il treno che mi porta da te e odiando quello che mi riporta a casa.

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