230 PASSI
Sono solo 230 passi.... 1...2...
Sono i passi che mi portano a lavoro, e mentre faccio questi 230 passi nella mia testa passa di tutto.
1...2.. di che umore sono oggi?
3...4... a chi va il mio pensiero oggi?
5...6.. con chi ho voglia di dividere il mio presente?
7...8... con chi dividerò il mio domani?
9..10.. con chi ho diviso il mio ieri?
In tutti questi passi ci sono io, io che cerco qualcuno, io che mi faccio cercare...
Nei miei 230 passi ci sono le mie paranoie, ci sono i miei sorrisi, le mie canzoni cantate a caso in un inglese inesistente, gridato e stonato.
11...12... c'è la mia incazzatura verso chi non riesce a capirmi..
13...14... c'è la mia rabbia che esce solo nei momenti sbagliati e magari con chi non se lo merita...
15...16.... c'è il mio pianto isterico...
17...18... c'è il rancore per qualcosa che non so dimostrare
Il passo, è una cosa stupenda, puoi farlo lentamente, per gustarti l'arrivo alla meta, puoi farlo pianissimo, per la paura di arrivare alla meta, puoi andare più velocemente perchè non vedi l'ora di arrivare, puoi farlo su una canzone e tutto cambia, diventa una danza, puoi accelerare e diventa una corsa.
In ogni caso il passo ti porta da qualche parte, certe volte sai dove e altre no, vai a zonzo senza meta, senza un perchè, cammini e basta.
19..20...
Ho fatto passi sempre in una direzione, improvvisamente ho cambiato meta, poi mi sono fermata, ho iniziato a correre verso un'altra destinazione.
I miei 230 passi in realtà non mi portano a lavoro, non mi portano neanche da te.
I miei 230 passi mi portano da me, da quella che a volte non sa chi è, e certe volte è convinta di saperlo.
In ogni caso, la mattina mi alzo, mi preparo e esco, sapendo che mi aspettano i miei 230 passi fisicamente mi portano a lavoro, ma io so che quei passi sono solo miei, mi servono a portarmi da me, che sono un po' strana, oggi canto e domani piango, che ho voglia di fare la dura, che voglio spaccare il mondo e che so che posso farcela da sola, che so che cosa voglio e che sono disposta a tutto per arrivarci, ma so anche che voglio una mano tesa che ogni tanto mi dia una scossa.
Una cosa è certa, non posso stare ferma, devo continuare a camminare, quindi 1...2...3...
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